4 novembre 2008

Nostalgy

mi sto esibendo in un silenzioso spettacolo di giocoleria e nessuno è lì ad osservare le strambe figure che disegno con le sfere variopinte. lo stereo suona forte, abbastanza per disturbare i vicini. fuori uno scanzonato burolone si diverte a rovesciare sulla città ormai paralizzata innumerevoli gocce d'acqua e le nuvole giocano a nascondino con il paesaggio. è come essere sospeso in un posto sconosciuto. le mirabolanti acrobazie cominciano a diventare meccaniche e noiose: gran finale, qualche applauso distratto, buio. sbadigliando, cerco rifugio in qualche vecchia pagina di fumetti. l'occhio attento ripercorre le buffe figure disegnate. scopro i denti più di una volta perchè e difficile resistere all'ilarità di quelle idiozie fanciullesche. divertito chiudo a chiave nella memoria qualche battuta in caso di emergenza in un prossimo futuro. la fame sta prendendo a pugni il mio stomaco come se fosse un sacco da allenamento. panino di rito speck e formaggio. bicchiere di rito pieno di zuccheri raffinati. oggi è il "nostalgic day", sembra. non resisto a rispolverare qualche vecchia gloria dal cassetto dei videogiochi. gioco fino a perdere la terza dimensione, vedo solo colori a 16 bit, idraulici grassocci e dinosauri viola mi parlano a gesti, mangio funghi rossi e verdi, salvo la mia principessa con il suo signorile vestito rosa. che bel mondo qui dentro. spengo tutto. i piedi tornano per terra.

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impatto imminente: futuro prossimo. emergenza... dove avevo messo la chiave?


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