alle volte mi piacerebbe poter giocare con le leggi del nostro universo. modificare il corso degli avvenimenti, alterare la percezione temporale, distorcere la recettività dei cinque sensi. premere semplicemente il tasto "rewind" per cambiare ciò che è stato. rallentare il frenetico ticchettio degli orologi per farmi cullare dalle onde del silenzio. deformare lo spazio per trovare la mia giusta misura. ritrovare i colori assopiti nella monocromia dell'inverno. scoprire forme vive che nascono dalle forme inerti, come piccole matrioske che nasconodono dentro se il mistero del conosciuto. crittografare ciò che non voglio far conoscere agli altri e mostrare tutti i sentimenti e le parole e le note del mondo. vincere le leggi della prospettiva e della geometria per creare rappresentazioni incoerenti piene di significati. e chiudere a chiave ogni cosa preziosa prima di perderla nell'aggrovigliarsi delle strade che non porteranno in alcun posto.
15 marzo 2008
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