3 marzo 2008

Requiem

senza più parole affido le mie riflessioni al rumore del silenzio che vorticando frantuma il mio cervello. il cielo oggi era sereno terso e puro eppure sentivo il fulmine e vedevo il tuono. allucinata sinestesia di una malinconica primavera. le gocce cadono in un vuoto profondo e per questo nessun onda sonora viene prodotta da impatti inesistenti. la mia t-shirt preferita si sta asciugando a fatica nel tepore pomeridiano. ad ogni lavaggio la sua tessitura peggiora ed i suoi colori sbiadiscono ma io la sento sempre più bella. allucinata sinestesia di una malinconica primavera. le regole della geometria giocano con i miei occhi e per questo non riconosco i contorni delle cose ma ne percepisco la sostanza e l'essere. poche cose vere ma tangibili ad un improbabile sesto senso. allucinata sinestesia di una malinconica primavera....

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