12 settembre 2008

anonymous love

non volevo neanche entrare. sapevo che non sarebbe cambiato nulla. sapevo che non avrei trovato niente. solito arido deserto condensato in cumuli di stracci e stoffa e plastica. 
adesso non riesco più a scordare quei due iridi raggianti di un verde scuro così intesno che hanno ferito, prevaricato i miei timidi occhi acquamarina; il caschetto castano che seguiva impertinente ogni piccolo movimento del capo; qualla punta d'argento che spuntava appena sopra il labbro superiore così irriverente e composta alla stesso tempo. sinuoso movimento d'anche che mi ha accompagnato fra le dune variopinte di indumenti e targhette di marche ricercate: dolce straniera così naive dai modi aggraziati e gentili.
ipnotica visione di sonagli e cenere, grano ed erba impossibile da dimenticare. immagine romantica color sepia patinata dal tempo trascorso troppo velocemente e per questo graffiata ma non imbruttita. 
credo che un giorno di questi mi tufferò ancora alla ricerca di qualche capo d'abbigliamento educato e di buone maniere sperando di trovarti dall'altra parte del bancone... 

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