ero in seconda media e l'anno scolastico era iniziato da poco. avevo appena terminato di leggere la trasposizione letteraria del film "Godzilla". lettura leggera, fantascienza spicciola ed immediata. arrivato a scuola, mi sono diretto con passo spedito alla piccola biblioteca dove ero costretto a trovare la mia dose mensile di letteratura. la vecchia bibliotecaria dall'alto dei suoi capelli sbiaditi mi ha guardato male quando ho finito di esporgli la mia ultima conquista cartacea. gli occhi spaesati quando ho chiesto "qualcosa di simile, visto che mi è piaciuto". non c'erano molti libri ma ricordo chiaramente l'attimo in cui si è chinata e da un angolo che sembrava così lontano ha tirato fuori un libro enorme con un fossile stilizzato disegnato sulla copertina. "secondo me può interessarti", le sue ultime parole. "ci do un'occhiata", le mie. riluttante lo sistemo sotto il braccio e me ne torno in classe. credo di averlo terminato nel giro di una settimana. enorme... "jurassik park" è stato il libro che mi ha fatto conoscere michael crichton. dopo sono seguiti "sfera", "andromeda", "congo", "punto critico", "il mondo perduto". tutti divorati. altri invece sono ancora da terminare, dimenticati nella mia libreria.
storie affascinanti le sue. storie magiche, costruite con sofisticata maestria. storie che hanno ispirato interi temi di italiano, influenzato anni di scritture infantili ed immature. storie che non possono essere dimenticate. storie che mi hanno accompagnato per tanto, tanto tempo.
Goodbye Crichton...
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