28 gennaio 2009

Apathy

oggi non ho un motivo preciso per scrivere. sto seduto davanti allo schermo e mi diverto a giocherellare con i tasti, mentre un po' di apatia spazia nella giornata. ho davvero poca voglia di cominciare a fare qualsiasi cosa: non ho messo l'acqua della pasta a bollire, non ho tagliato la verdura, non ho aperto un libro, sono rimasto in pigiama. per risparmiare tempo ho aperto un paccheto di crackers, ho fatto un paio di telefonate, acceso una sigaretta senza troppo entusiasmo. pensavo a quel tipo di persone che sanno sempre cosa fare, sanno sempre cosa dire. quelli che vivono d'improvvisazione in modo che niente riesca a sorprenderli, ma sanno comunque assaporare ogni imprevisto. pensavo a come il tempo stia mangiando se stesso rigurgitandosi di tanto in tanto perchè troppo acido e andato a male. pensavo che oggi è una bella giornata e sembra quasi di essere a primavera, e come il freddo punirà questa mia distratta ossevazione. pensavo davvero tante cose, senza troppa attenzione, nel silenzio del mezzogiorno, quando tutti escono dagli uffici e spremono fino all'ultimo minuto la loro pausa pranzo per cercare di dimenticare il posto in cui stanno. i più fortunati tornano a casa dalla loro famiglia, trovano qualcosa di caldo e pronto; i meno si accontentano di un tramezzino. un'insalata, per i salutisti o le donne in perenne litigio con la bilancia. pensavo a come è strano l'intrecciarsi di ogni cosa, come tutto viene frullato e riversato e servito e riservito. è davvero una meravigliosa giornata di pieno inverno che gioca a rassomigliare la mia stagione preferita; piccola burla di un cielo sereno.

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