Piccole gocce di respiro
Ornano la cornice della finestra
Si intravede nel risveglio
La meraviglia delle minuzie
Sul mondo rivolgo il primo sguardo
In testa il sonno degli dèi
È acerbo come la mia astuzia,
È incredulo come la mia colpa
Tristi Angeli senz'ali
Danzano scalzi sull'asfalto grigio
Nelle strade si affollano silenti
Il freddo marzolino li accompagna
Lasciano impronte di gazzella
Come coriandoli abbandonati
Lasciano impronte di gazzella
Sussurrando le emozioni dei loro padri
Misurano attenti il peso del mondo
Ognuno con la propria bilancia
Chi usa un contrappeso leggero
Forse non è adatto a questa vita
Chi usa un contrappeso leggero
Forse non è adatto a questa vita
Chi usa un contrappeso leggero
Ha spazio per altri marchingegni
Macchine volanti e transatlantici
Al servizio di un'esistenza senza confini
Un dubbio avrà pur colto il Dio Creatore
Se questa sofferenza che egli prova
Dovrà esser condivisa, o nascosta
Nel crepuscolo delle lanterne
Un dubbio avrà pur colto il Dio delle Macerie
Se questa gioia che egli prova
Dovrà essere narrata, o dimenticata
Immobile davanti all'immagine riflessa
Salpo per un mondo che non si immagina
Guardo l'ultimo raggio di Sole
Recitando una preghiera al Dio Creatore
Gli Angeli accendono lumini
In fronte alle lapidi del cimitero
Guardano la fiamma appena nata
Consacrandola al Dio delle Macerie
Impressa a fuoco sulla retina
La stessa immagine per tutti
La nostalgia della separazione
La malinconia del giorno che muore
Se questa gioia che egli prova
Dovrà essere narrata, o dimenticata
Immobile davanti all'immagine riflessa
Salpo per un mondo che non si immagina
Guardo l'ultimo raggio di Sole
Recitando una preghiera al Dio Creatore
Gli Angeli accendono lumini
In fronte alle lapidi del cimitero
Guardano la fiamma appena nata
Consacrandola al Dio delle Macerie
Impressa a fuoco sulla retina
La stessa immagine per tutti
La nostalgia della separazione
La malinconia del giorno che muore
Nessun commento:
Posta un commento