dolci soffici petali danzano nell'aria dipingendo un fuoco rosso inferno. volteggiano malinconici ed imprevedibili in ogni direzione. disegnano paesaggi sconosciuti all'anima sincera che li osseva ed avidamente li invidia: brama la loro segreta bizzarria piangendo attraverso occhi di puro cristallo. immagina viaggi pindarici in ogni luogo remoto e nascosto e l'irraggiungibile tristezza riflessa nell'iride del composto spettatore filtra attraverso le gote su cui si infrangono le lacrime colorate di azzurro celeste. diamanti dorati dall'ultimo sole come tombe testimoniano il passaggio di qualcosa di importante. urlano la loro impotenza fino a perdere voce. gridano per sovrastare il rumore dei fiori che li circondano.
cosa cerchi? domandano curiosi i petali al composto osservatore. ma le palpebre sono immobili ed i timpani non vibrano. perchè non c'è più ragione per osservare il mondo. cosa cerchi? domandano innervositi. conoscono gia la risposta quegli indomabili interlocutori. leggono ogni riflesso di quegli occhi palpitanti che ormai non hanno più il coraggio di aprirsi. leggono la gioia dell'espressione incredula ed infantile.
dolci soffici petali danzano nell'aria dipingendo un fuoco rosso inferno. continuano a danzare anche quando nessuno li osserva perchè non c'è più nulla da poter rapire. non c'è più niente che possano risvegliare perchè hanno mostrato l'irraggiungibile da cui non si può fare ritorno. ed avvolgono ogni cosa.
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