20 ottobre 2008

Autumn

scritto in un polveroso e malconcio taccuino in un pomeriggio di fine agosto:

sembra che l'estate stia per finire. a breve, prima che l'occhio veda il cambiamento, le foglie degli alberi si incendieranno. al termine della stagione calda bruciano in centinaia di tonalità differenti: caldi colori che giocano con gli ultimi raggi di sole. è il serpente della passione che infiamma le fronde esili e placide. stancamente trascina la sua malinconia; dispiega il suo dramma personale alla nostra vista. pellegrina senza meta, maledendo il suo essere soltanto puro sentimento, irrazionalità devota al martirio. eppure il grido silente che risuona laconico non rieccheggerà in eterno. presto nell'aria cadranno gocce di fuoco, un pianto incandescente tornerà alla terra da cui proviene, senza resistenza alcuna. quei fiocchi roventi moriranno una volta ancora nel loro pietrificarsi. cromie cangianti lasceranno il posto a cruente tinte mortifere, crisalidi cristallizzate pronte ad infrangersi ad ogni passo.

19 ottobre 2008

Dance

dolci soffici petali danzano nell'aria dipingendo un fuoco rosso inferno. volteggiano malinconici ed imprevedibili in ogni direzione. disegnano paesaggi sconosciuti all'anima sincera che li osseva ed avidamente li invidia: brama la loro segreta bizzarria piangendo attraverso occhi di puro cristallo. immagina viaggi pindarici in ogni luogo remoto e nascosto e l'irraggiungibile tristezza riflessa nell'iride del composto spettatore filtra attraverso le gote su cui si infrangono le lacrime colorate di azzurro celeste. diamanti dorati dall'ultimo sole come tombe testimoniano il passaggio di qualcosa di importante. urlano la loro impotenza fino a perdere voce. gridano per sovrastare il rumore dei fiori che li circondano.


cosa cerchi? domandano curiosi i petali al composto osservatore. ma le palpebre sono immobili ed i timpani non vibrano. perchè non c'è più ragione per osservare il mondo. cosa cerchi? domandano innervositi. conoscono gia la risposta quegli indomabili interlocutori. leggono ogni riflesso di quegli occhi palpitanti che ormai non hanno più il coraggio di aprirsi. leggono la gioia dell'espressione incredula ed infantile.


dolci soffici petali danzano nell'aria dipingendo un fuoco rosso inferno. continuano a danzare anche quando nessuno li osserva perchè non c'è più nulla da poter rapire. non c'è più niente che possano risvegliare perchè hanno mostrato l'irraggiungibile da cui non si può fare ritorno. ed avvolgono ogni cosa.

5 ottobre 2008

Happly ever after

non ho mai creduto nel lieto fine. le esperienze stratificate controvoglia nei lunghi anni hanno disilluso i miei occhi carichi di allegre visioni costringendoli alle lacrime. ho bagnato ogni limbo di terra sempre con il sorriso perchè in fondo, da qualche parte, c'era la convinzione di essere comunque fra quelli fortunati. quelli che forse perdono tutte le battaglie contro i mulini a vento ma comprendono che se non si può trovare la felicità alla fine della storia alemeno gioiscono vinvendola. non cerco più di soprassedere gli eventi. guardo attentamente non facendomi ingannare e perdono il fatto di trascurare i dettagli non sottuvalutando la loro importanza. osservo perchè la parte che adesso preferisco non è l'arrivo ma quello che trovo nel frattempo. 

non ho mai creduto che ci sia un lieto fine. solo che prima o poi si termina al meglio che si può. solo che nell'interagire sta sospesa la percezione dell'esserci. solo che prima o poi si è preparati ad ogni avvenimento e so di crederci anche se non è vero fino in fondo. la velocità del susseguirsi degli eventi porta a crepitare il cervello. scricchiola: striduli suoni, incespica, vomita, piroetta; e giace. effetti collaterali della stabilizzazione. 

tra poco sarà un fuoco continuo dove le accezioni delle parole perderanno il loro significato. cromie calde e avvolgenti invaderanno le strade e a me sta bene così. perdersi ancora una volta in questo spettacolo pirotecnico significa non essere ancora stato contaminato o affrontare le dialisi dell'anima con l'allegria che ci contraddistingueva. 

non c'è il lieto fine. non c'è mai stato. e sono felice in ogni caso.