sono lucido come le mele che da bambino porti alla maestra. sono stanco come uno studente di Edile-Architettura. sono felice come una persona innamorata. ho paura come una persona innamorata. sono triste come chi ha troppi pensieri per la testa. sono disincantato come chi ha già sofferto per più motivi. sono occupato come uno studente di Edile-Architettura, ancora.
guardo fuori e trovo la pioggia che offusca la felicità delle giornate estive, che timide bussavano alla finestra nei primi giorni di maggio. gli occhiali da sole riposti malamente sullo scaffale della libreria hanno un'aria stanca, la mia mente li associa ad una pianta appassita. all'improvviso sento la disidratazione prendermi la gola, una morsa stretta e cruenta abbatte lo spirito vivo che giocava con me nei giorni passati. lascio vagare l'immaginazione per cercare un posto più felice ed assolato, dove l'aria tiepida asciuga la pelle e scompiglia i capelli delle ragazze in costume da bagno. li immagino di colori vivaci, allegri, con fantasie estive, fiori variopinti, onde gentili che si infrangono sui bordi cuciti a macchina.
pensieri leggeri volano lontano, lontano. una coppia felice passeggia mano nella mano sotto casa mia. lui sembra noncurante di tutto, lei lo guarda e lo riempie di attenzioni. guardo tutto un po' dubbioso, razionalizzo una strana epifania che assale silenziosa la mia mente, chiedo un attimo di pausa dal mondo per capirmi meglio. chiedo un attimo di pausa perchè non ho la forza di reggere tutto insieme, non sono abbastanza grande. il piccolo bambino che si sveglia di tanto in tanto vuole ancora del tempo per giocare senza troppi pensieri e recriminazioni. chiedo un attimo di pausa dal mondo, anche se so che il mondo non aspetta. anche se so che non mi verrà mai concesso perchè tutti corrono e chi si ferma rischia di arrivare ultimo.
almeno, ho partecipato..