17 febbraio 2009

In loving memory

è passato un anno da quando ho ricevuto quella telefonata, ma sinceramente sembra molto più tempo. credevo, ho sperato con tutto il cuore fosse solo uno scherzo, di quelli stupidi e infantili. ho desiderato fosse solo uno di quegli incubi che ti fanno svegliare con il cuore a mille. ho voluto credere in un errore, in uno scambio di persona, in una notizia falsa. ed è stato tutto questo: un brutto scherzo, un incubo, un tragico errore; ma non potevo ridere, non potevo svegliarmi, non potevamo sbagliarci. 

penso a come sorridevi l'ultima volta che ci eravamo incontrati. ai discorsi campati per aria, alle stupidaggini e alle battute, alle prese in giro e alle cose serie che ci eravamo detti. ho ancora la maglietta che mi avevate regalato in quell'occasione, con sopra una scimmietta che sorride. mi diverte tirarla fuori dall'armadio e guardarla, ma non riesco a metterla indosso. non è una reliquia, solo un modo per ricordare. e fa ancora male. 

ho cercato con tutte le forze una spiegazione. ho cercato di capire. non ci sono riuscito. guardo qualche foto ogni tanto e provo ad immaginare cosa faresti adesso. cosa mi diresti di quello che succede qui in giro, i consigli che mi urleresti a proposito delle ragazze che frequento, che tanto sono tutte uguali e non si possono decifrare. di sicuro giocheresti ancora a calcio, qualche presa qua e là fino al prossimo gol e al nostro "mani di pastafrolla". ma no, non è così e non potrà esserlo. 

ieri era una bella giornata, il sole alto e caldo. proprio come quando te ne sei andato. in un qualche modo mi ha confortato, anche solo per un attimo. la foto di noi tre assieme, invece, ha fatto affiorare qualche ricordo di troppo che ha velato gli occhi. potrei dire che comunque sono contento così, ma non è per niente vero. nessuno qui lo è. 

non c'è vuoto, non c'è accettazione. c'è un qualcosa fuori posto che mi lascia disorientato e rende tutto un po' più difficile di come lo avevo pensato. non è destino ma è scuccesso. forse è solo egoismo, ma qui manca la tua voce allegra. mi hai insegnato molto e per questo ti ringrazio. dovrei dirti ancora un milione di cose, dovrei raccontartene altrettante. ma per adesso ti saluto e basta, provando a sorridere come facevi tu, oggi con meno spensieratezza.

stammi bene dovunque sei. ti voglio bene.

ciao Zano.

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