24 aprile 2008

choices

alla fine si riassume tutto nelle scelte che facciamo. cosa, dove, come e con chi... e quando le idee sono conufuse e rumorose e le risposte tentennanno nel loro lento delinearsi mi chiedo se sia meglio non scegliere del tutto.
assaporo la nuova situazione per cercarne almeno un lato positivo: le molte sfaccettature sono lucide e brillanti. i miei occhi viaggiano da un punto all'altro rapiti dalla frenesia dei riflessi colorati. la caleidoscopica visione irraggia il mio viso con le più dissimili cromie e per questo confonde le sensazioni che bombardano i miei neuroni. il mio corpo rivela un'estatica espressione di pazzia che dolcemente oscura per un attimo infinito quella che chiamiamo ragione.
e adesso, cosa faccio....?

21 aprile 2008

precious...

delle volte le cose a guardarle bene sono proprio strane. quanti dettagli che fanno la differenza se si sommano tutti. spesso hanno più importanza le piccole quotidianità che i grandi avvenimenti...
le giornate possono cambiare letteralmente verso quando arriva l'inaspettato. non serve molto: può essere il sorriso della ragazza che ti interessa (o più spesso il fatto che questa non ti sorrida affatto); qualcuno che ti da ragione quando sai di averla, scoprire i tuoi amici e quelli che in realtà non lo sono; l'sms del compagno che non sentivi da tempo; scoprire che tua madre ha nascosto in dispensa i biscotti ripieni ed è proprio l'ora di merenda e altre cose che sicuramente vi saranno capitate ma che ora non mi saltano alla mente. sono tante piccole meraviglie che crepitano come il fuoco d'estate e brillano come i riflessi degli alberi sull'acqua.
chissà che effetto vi farà questo post?


to be continued...

18 aprile 2008

broken

voglio credere che ci sia ancora una speranza per riaggiustare le cose. mi serve una specie di attaccatutto o qualcosa di simile. solo che le crepe continuano a vedersi. restaurare non è mai stato il mio forte. aggiustare pure. rompere invece mi viene benissimo. è il mio cavallo di battaglia. una dote, un dono di natura... che natura di...
va puntualizzato un fatto, non lo nego. spesso si rompono le cose in due. uno tira da una parte e l'altro fa resistenza nella direzione opposta. alla fine sono cocci amari, sempre e solo cocci amari. come diceva un mio amico.. "occhio che se no sono volatili per diabetici".

ma, se davvero si è in due, poi di chi è la colpa? e se da due si diventa tre, quattro, cinque, duemila, un milione...

perchè una colpa dobbiamo trovarla per forza. non possiamo ammettere che "tutto va come deve andare". abbiamo sviluppato un sottile, comico senso di deresponsabilizzazione, alle volte votato al masochismo... e comunque alla fine sono cocci amari...

un secondo che prendo la colla... forse riesco a recuperare qualcosa...

10 aprile 2008

wisdom... ?

è abbastanza strano rendersi conto di quanto tempo sto sottraendo alle cose davvero importanti. cercare disperatamente repentine distrazioni luminescenti è ormai abitudine se non mania. rimandare è un vezzo che ho acquisito con estrema disinvoltura. è più semplice piangere perchè il sole ti offusca la vista che per l'infelicità del fallimento. quando le buone notizie tardano ad arrivare preferisco isolarmi dal mondo e ritrovare la mia giusta dimensione. qualche posto dove nessuno possa raggiungermi per pensare a tutto quello che è accaduto, quello che sta capitolando qua intorno e tutto quello che potrebbe accadere. precipitare in un vortice temporale e vedere distorcere ogni avvenimento per percepirlo così nella misura corretta e poterlo giudicare senza sovrastrutture. poter capire davvero cosa è successo ed il senso di tutto e sentirlo pulsare in ogni vena del corpo. il pugno stretto è sintomo di guarigione ma tutto potrebbe peggiorare ancora una volta. quando mancano le buone notizie crollano le certezze ma si riacutizzano i sensi.
apnea...

5 aprile 2008

balance

guardo in ogni direzione per cercare una via d'uscita. la cosa curiosa è che riesco ad intravederne più d'una allo stesso tempo. credevo di essere ormai imprigionato in questo posto sconosciuto. come al solito mi sbagliavo... ho cominciato a fare un po' d'ordine raccattando cose qua e la, alla ricerca di un disimpegnato equilibrio. instancabile cercatore di significati quando ogni legge è fondata sull'imprevedibilità della pazzia: destinato a perdere e condannato a vincere. ma non divaghiamo in storielle infantili. il volto si copre di vergogna diventando rosso fuoco e il senso di inutilità si amplifica risuonando gretto e meschino alle orecchie più attente e sensibili. le convulsioni sono attenuate dalle medicine ma il medico deve aver sbagliato dose perchè ogni volta rischio di prendere sonno. e come ogni sonnambulo che si rispetti cammino senza coscienza.