28 febbraio 2008

"I believe the world is burning to the ground"

alle volte è difficile descrivere un'emozione. c'è chi riesce a metterla in musica, chi si affida a mirbolanti avventure cromatiche e chi cerca semplicemente di ritmarla con le proprie parole. per chi non sa comporre o disegnare, la soluzione è perciò ovvia. ma non sempre il risultato è assicurato. quando mi trovo davanti ad una tastiera o ad un foglio di carta mi sembra sempre di essere come un bambino alle prime armi con le sorprese della vita. goffo ed impacciato essere minuscolo che gioca con il mondo aspettando di crescere. sono tentativi maldestri i suoi, spesso fallimentari. nonostante tutto l'allegria della scoperta è sempre dipinta sul suo volto.

anche le parole di tanto in tanto non vogliono uscire. ti abbandonano al silenzio. cercando di modulare un qualche suono le corde vocali sanguinano e la bocca si impasta del liquido denso e vermiglio. è un'apnea di significati dove sfugge anche la più banale definizione. le declinazioni si aggrovigliano nel cervello creando rumorosi ingorghi che rallentano tutti i pensieri. le articolazioni scricchiolano sotto il peso degli aggettivi e degli avverbi, granitici macigni di conoscenza.


"Can you tell me what was ever really special about me all this time"


qua le cose non stanno andando molto bene. forse è solo una questione di percezione. i sensi sbandano e deragliano sotto l'alluginogeno effetto degli stimoli esterni. le coordinate non sono più precise come una volta ed il senso di smarrimento penetra a fondo nelle ossa facendo digrignare i denti.


"I started running but there was no where to run to"


i posti dove nascondersi si sono esauriti con il passare del tempo. prenotati, occupati, distrutti. dove posso rifugiarmi per dare tregua alla fatica che impregna il sudicio vestito che porto? basterebbe una piccola nicchia dove accoccolarsi per qualche attimo; qualche prezioso attimo.


"I sat down on the street and took a look at myself "


riflettere è un atto estremamente pericoloso ed estremamente utile allo stesso tempo. le cupe figure che incontro nelle peregrinazioni pindariche non hanno nulla di rassicurante. sono spettri votati all'autofustigazione che perdurano nel loro triste intento. preferiscono sanguinare che curare le loro profonde ferite. sono illusioni statiche che non muovono passo alcuno. non hanno occhi, retine sensibili e recettive e per questo rinunciano a vedere; come se la risposta dei sensi dipendesse solo dalla presenza di tessuti organici.


"Say your goodbyes if you've got someone you can say goodbye to"


avrei voluto poterti salutare ancora una volta. dirti uno o due segreti che custodisco gelosamente più per orgoglio che necessità. giocare con le lettere come con i tasti di un pianoforte non è più diveretente come un tempo ma regala ancora qualche emozione scaricata sui nervi sotto forma di endorfina. ieri pensavo che le foto ingialliscono con il passare dei secondi alterando l'autenticità del ricordo ma rendendolo così più dolce. suppongo di avere un diabete cerebrale che impedisce di assaporare questa ambrosia. mascherare la malattia non aiuta a guarire, dicono i medici. ma mostrarla svilisce ogni sentimento.


"There is no one on the corner and there's no one at home"


erano tutti lì ad aspettare con me ma il vuoto del momento ha risucchiato ogni frase di conforto. poi è imploso violentemente allontando tutti. gettare qualche parola o battuta di compagnia non risulta così difficile. è qualcosa simile al recitare. passerà prima o dopo, dicono che basta dare tempo al tempo. anche se ogni giorno quando il sole brucia dietro le montagne sento il conato della mancanza che spinge sulla bocca dello stomaco. adesso è difficile dire se le cose stanno andando bene o male. diciamo che vanno. punto.


27 febbraio 2008

Why black? parte seconda

qualche informazione in più riguardo la faccenda è doverosa, e ringrazio Andrea per avermelo fatto notare.
a quanto pare la faccenda dello sfondo nero funzioa solo per monitor CRT (il "buon" vecchio tubo catodico), mentre per gli schermi LCD sembrerebbe addirittura più dispendioso dell'ormai famoso sfondo bianco.
complessivamente cmq si riscontra un discreto risparmio di energia in quanto il sistema CRT risulterebbe adottato dal 25% degli schermi attuali ed i nuovi LCD non risento così marcatamente della differeza rispetto ai primi modelli. sembra dunque che in un certo senso il nero sia una discreta soluzione... anche se ovviamente i veri problemi sono sono altri!

23 febbraio 2008

25.03.08, Pennywise rulez!

dopo anni di incredibili successi nell'ambiente underground del punk i pennywise continuano a stupire. ecco un'altra rivoluzione promossa dalla band di hermosa beach: dal 25 marzo lascieranno scaricare dal loro myspace gratuitamente il loro nuovo album"reason to believe" in formato mp3 ad alta qualità, artwork compresi!
unica condizione: essere registarti come utenti myspace ed aggiungere agli amici textango. tutto risolvibile con un paio di click sul web (io ho già provveduto!).
rimane una sola domanda.... cosa state aspettando?
p.s.: per i più impazienti è già disponibile il primo singolo, "something to live for"

'cause i don't want to be rescued

a che punto siamo del tragitto? continuo a chiedermelo ripetendo la domanda come una lenta litania quasi sacrale nei suoi intenti più nascosti. e c'è un senso che non riesco a percepire ma che pulsa dovunque sia la risposta. qualunque luogo è giusto, non esistono coordinate nell'universo dell'ignoto... è come ritrovare il finale di ogni storia scritta nelle piccole quotidianità senza smettere di stupirsi. girovagare nella spirale della conoscenza per perdersi lungo la retta via, che prima o poi tutti smarriscono per volontà o per ignoranza. non c'è fine nel principio e nello svolgimento ma un ricorsivo rincorresi di significati diversi per ogni girovago. siamo tutti storditi dal girotondo ma rifiutamo di fermarci perchè fermarsi è prendere coscenza di tutto mentre il niente continua a rimarginare ferite. e allora vale pena di distruggersi ma senza dare nell'occhio e senza subire il contraccolpo che il coraggio è poi un'altra cosa. è come "vedere le stelle ma non il cielo", passare senza sosta attraverso infiniti viaggi pindarici di allucinogena memoria, ma sempre e cmq senza disturbare per evitare la commiserazione gratuita degli altri viggiatori che la prima classe non vuol essere distratta da musica e danze e banchetti e teatrali rappresentazioni così tristi nel loro imitare la realtà che le lacrime preferiamo sprecarle per qualcosa di maggior spessore. la sofferenza non è ciò che proviamo ma gioia non si può cmq chiamare per nn indispettire i saggi ed i saccenti che sotto gli occhi di tutti parlano senza cognizione del tempo e dello spazio che almeno quelli per una qualche esperienza dovebbero riconoscerli, ma pretendere non portrerà alcuna liberazione intellettuale perchè gli schiavi godono della loro posizione e non si vergognano degli stracci che indossano uccidendsi ad ogni decisione non presa fino alla resurrezione che sopraggiunge prima della morte come per ogni timer che segnala con un pungente sibilo il principio di tutte le terminazioni. ed il timpano finalmente vibra. oh... se solo continuasse a vibrare per tutta la transizione... che peso da portare... saremmo tutti chini e curvi e storpi e impazienti. in cosa ci trasformeremo? forse in scarafaggi di kafkiana memoria per poi ucciderci a vicenda senza dimenticare che lo stiamo già facendo perchè registreremo ogni singolo dettaglio. è pura degenerazione per le troppe scariche che sovraccaricano le sinapsi, una tempesta elettrica che si abbatte su ogni singolo neurone che vive nella memoria di un tempo migliore. ma farà brutto ancora per molto, le cose non miglioreranno perchè gli avvenimenti prenderanno il sopravvento e catapulteranno ogni cosa nel vortice di una gravità superiore che triturerà ogni atomo dell'universo conosciuto. e i nostri occhi staranno immobili e frenetici a gurardare nel silenzio della confusione e delle esplosioni e della tregedia che verrà ricordata con affetto dai posteri che il futuro è sempre migliore ed il passato scomodo o il contrario o comunque...
i cantastorie narreranno le vicende e i menestrelli comporranno le loro ultime e nuove e vere canzoni facendo attenzione a non mistificare il senso profondo che porteranno le loro parole e le loro note ne dolci ne amare. racconteranno ogni dettaglio senza ricordare nulla che nulla va ricordato per poter gurdare le cose dall'alto della nostra innocenza. e nel finire risplenderà solo il torbido oblio che ogni essere ricerca con forza e disperazione.

Why black?

perkè lo sfondo nero? lo so ke sembra alquanto dark... ma la vera ragione è un'altra!
fatevi un giro su google-black e troverete la risposta. le iniziative come queste si sprecano ormai (vedi anche black-google, molto più bello ma con nessuna spiegazione al riguardo...)
non so quanto durerà, ma credo che il nero sarà lo sfondo di questo blog per parecchio tempo!

22 febbraio 2008

A new era begin...

era da tempo ke mi promettevo di cominciare a scrivere con blogger... a quanto pare è arrivato il momento. chiedo subito scusa, perkè mi devo ancora abituare alle nuove vesti. ad ogni modo...

comincia una nuova era!