22 dicembre 2011

Wagon Wheel


se me ne sono andato avrò avuto sicuramente un buon motivo, non credi? continui a cercarmi fra le linee dei disegni fatti con i pastelli, quelle sgranate psichedeliche confuse e non ti rendi conto della mancanza di rispetto che stai avendo nei miei confronti. ho finito di dipingere la faccia di un mostro che di mostruoso aveva solo i contorni anneriti e fuori dai bordi c'erano le libellule canterine - o erano cicale? - che aspettavano solo di potersi posare sulle ninfee color panna. ne ho staccato un petalo e l'ho abbandonato alla corrente. non ricordo cosa è successo dopo perchè ho smesso di guardare distratto dai cerchi nell'acqua. quelli erano perfetti.. quelli facevano paura. ho ancora le mani pasticciate tanto che ho provato a lavarle con tutto il sapone che sono riuscito a trovare ma sono ancora sporche e allora le ho sfregate e sfregate nella cenere del camino ma si sono sgretolate fino all'osso del polso ed ora non posso più far nulla. ho raccolto quel mucchio di resti e l'ho seppellito sotto ad un tumulo di terra bruciata. devo avere un nonno-lucertola perchè il giorno dopo sono ricresciute fino alla punta delle dita, identiche a prima ed io non ci ho capito un accidenti di niente. allora mi sono disteso al sole sulla roccia più lontana dalla mia casa e dal fumo del comignolo di montagna per onorare il mio avo e il mio corpo si è ricoperto di pelle scura, scura come la notte che stava arrivando. gli occhi sobbalzavano impazziti ed erano l'unica cosa che si poteva vedere e che brillava assieme al mio sorriso. ho dovuto cominciare a strofinarmi sulla corteccia dei pini albini perchè sentivo l'intero corpo prudere e così avanti fino a mattina quando l'intera foresta si è annerita ed i pini albini erano ormai solo un lontano ricordo. il mio corpo era tornato bianco latte orrendo mostruoso coperto di corteccia. sono tornato nel cassetto dell'infanzia e ho rubato una scatola di pastelli ed ho iniziato prima giallo poi rosso poi blu li ho mischiati creando un cocktail di colori e mi sono ubriacato e per tutto il pomeriggio così avanti. ho creato così tanti colori che alcuni erano perfino inimmaginabili, non si credeva esistessero e li ho mescolati per nascondere quel pallore che ricopriva il mio corpo dalla testa ai piedi. ero un uomo-arcobaleno-rettile-corteccia, un misto di ogni forza di quella che hanno chiamato natura. eppure mal sopportavo ogni cosa pur essendone parte. ero una parte di tutto e nulla di intero, nulla di niente. se me ne sono andato avrò avuto sicuramente un buon motivo, non credi? continui a cercarmi fra le linee dei disegni fatti con i pastelli, quelle sgranate psichedeliche confuse e non ti rendi conto della mancanza di rispetto che stai avendo nei miei confronti. ho finito di dipingere la faccia di un mostro che di mostruoso aveva solo i contorni anneriti e fuori dai bordi c'erano le libellule canterine - o erano cicale? e così avanti.