2 gennaio 2010

Smiley face

quest anno me ne sono andato in silenzio. nessun post esistenziale e visionario, nessuna lettera a babbo natale, niente addii strappalacrime e buoni propositi per l'anno nuovo.

quest anno ho deciso di zittire la mia laconica vena creativa e di nascondere le mani dentro le maniche della camicia, abbottonandole per bene. ho salutato tutti agitando il braccio in alto, ma pochi hanno visto questo gesto spartano ma cordiale. per una volta mi sono seduto tranquillo dando il peggio di me, collezionando ogni vizio possibile: vedi il germe della follia nascere e morire dentro di te più volte nella vita e solo se sei fortunato capisci quando ti sei salvato. se rinascerai veramente questo lo deciderà la tua fervida intelligenza.

ho dolori sparsi in tutti il corpo, lievi acciacchi lasciati da un altro anno caricato di peso sulle spalle; perchè questi ultimi dodici mesi li ho sentiti tutti: non importa cosa sollevi, bene e male, buono o cattivo, la gravità attira tutto verso il basso, senza eccezioni. ho dolore perchè sono ancora cosciente, ancora giro gli occhi e vedo colori, stelle, alberi, verde, giallo, bianco, neve. sento la voce profonda di mio padre e vedo mia sorella sorridere e crescere.

sono arrugginito come una vecchia vite di ferro in vacanza sul fondo del mare, non so più scrivere o studiare come un tempo. ho lasciato atrofizzare il cervello perchè è più facile di combattere l'apatia di ogni giorno. mi sono preso del tempo per me, ed è stato importante. ho concesso del tempo ad altri, e ne sono stato contento. Ho fatto male, mi sono fatto male. sono guarito..

non voglio dilungarmi. ho imparato molto più in questo ultimo anno di quello che potevo sperare. ho imparato che il tempo decide ogni cosa e noi possiamo solo mettere a posto i dettagli. ho imparato che volere veramente non basta mai. non ho più niente da aggiungere se non un'ultima promessa, un ultimo singhiozzo di libertà scritto picchiettando sulla tastiera in una rumorosa sera d'inverno:

cercherò di essere più presente. punto. il resto verrà da sè, come ha sempre fatto e come non mi sono mai accorto..

mi lascio con un sorriso, il più caldo, il più dolce e maliconico sorriso del mondo; perchè di ogni immagine che passa per la mia testa matta, è la più bella e meravigliosa che potessi scegliere oggi.. un sorriso illuminato da una fredda sera d'inverno.